CAMPANIA PUTEOLANA ACADEMY

La nostra idea di calcio

Spesso il concetto di "insegnare" (imprimere un segno) nello sport, viene sostituito  da "addestrare"(eseguire dei compiti), movimenti, gesti, giocate e soluzioni spesso urlate e comandate dall'allenatore di turno. Questa situazione spesso si verifica  perchè nelle scuole calcio si punta sempre più al risultato sportivo, "la vittoria", rispetto alla crescita e lo sviluppo psicofisico dei giovani, spesso giovanissimi atleti che si avvicinano allo sport.

Per inseguire la Vittoria, spesso non teniamo conto dei tempi di apprendimento, diversi per ogni individuo; non potendo aspettare che i ragazzi facciano il loro percorso, ed i loro "errori"  (imparando da essi),  limitiamo la loro fantasia, le loro soluzioni,quindi annulliamo le loro esperienze vissute dando spesso noi la soluzione al problema.

I piccoli calciatori dell'attività di base dovrebbero vivere il calcio come quello che realmente è...uno sport ed un gioco...

Ecco perchè dire ai ragazzi cosa fare è molto più conveniente ai fini del risultato; ma siamo sicuri che per vincere sia giusto "comandare  le giocate"? dare ai i nostri giovani tutte le soluzioni, dicendo sempre cosa fare e quando farlo, in allenamento ed in partita non limiti al massimo la loro "capacità di risolvere le situazioni" in autonomia?

E' utile pensare principalmente al risultato sportivo, quindi alla vittoria  scuole calcio?

Noi pensiamo di NO!

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“Un allenatore che vince tanto con i giovani non ha lavorato per il loro futuro, ma per il proprio”. 

[Horst Wein]

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Per noi il miglior modo di "insegnare" è quello di lasciar prendere le decisioni ai nostri calciatori tranquillamente, in modo autonomo, rispettando i loro tempi, accompagnandoli nella scoperta delle soluzioni.

 Ponendo le giuste domande, attraverso allenamenti "situazionali", favoriamo la "scoperta", la "curiosità" e la"fantasia". Utilizziamo l'errore come strumento; non come limite...attraverso l'errore impariamo a cercare una soluzione diversa, è importante non viverlo come un "trauma", anzi, capire che l'errore è parte integrante dell'apprendimento, nello sport come nella vita.

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"Non hai mai commesso un errore se non hai mai tentato qualcosa di nuovo"

[ALBERT EINSTEIN]

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Tenendo ben presente che la vittoria e la sconfitta quando si ha a che fare con attività di base, sono solo momenti; quello che realmente conta è la prestazione, la reazione all'errore, le nuove cose imparate, motivare compagni in difficoltà e vivere lo spogliatoio...tutto questo all'interno di un ambiente sano e con uno staff qualificato.

Il nostro metodo ha come principale obbiettivo la crescita e lo sviluppo psico-fisico dell' atleta, tenendo conto delle fasi sensibili a seconda della fascia d'età.

Ci prefissiamo l'obbiettivo di formare "un calciatore pensante, adeguato e funzionale al gioco del calcio moderno", con una grande capacità di "problem solving" (cioè risolvere situazioni,dalle più facili,alle più complesse), con una forte autostima e una grande libertà di espressione...